Caratteristiche:
Caratteristiche del prodotto:
MicroSynth
Un sintetizzatore analogico è costruito attorno alla classica triade oscillatore-filtro-amplificatore: il primo fornisce l’intonazione, il secondo interviene sul contenuto armonico ed il terzo sull’ampiezza del segnale; al posto dell’oscillatore, Micro Synth sfrutta polifonicamente il segnale generato dalla chitarra elettrica, riducendolo a pura onda quadra (composta da sole armoniche dispari) ed accoppiandolo a due raddoppi d’ottava inferiore e superiore.
In questo modo, il musicista può mixare quattro sorgenti sonore da inviare ai successivi trattamenti; come è facile immaginare, se si esagera con i volumi, la distorsione diventa ingovernabile: meglio andare cauti e tenere i piedi per terra. Il segnale così miscelato viene trattato attraverso il filtro vero e proprio, che ne elimina progressivamente gli acuti fino a renderlo cupo che più cupo non si può. Il segreto dell’espressività offerta da Micro Synth è nell’articolazione, ovvero nella possibilità di variare dinamicamente all’interno della singola nota l’apertura e/o la chiusura del filtro.
A questo proposito, è necessario intervenire sui due controlli di Start Frequency e Stop Frequency (da dove si parte a dove si arriva); la distanza tra i due punti è percorsa a velocità definita mediante controllo Rate: se si parte da filtro tutto chiuso e si vuole “aprire il suono”, basterà mettere Start a zero e Stop al massimo, velocità media e bwaaaah! Ecco la prima onomatopea. Se invece i controlli sono al contrario (Start al massimo e Stop al minimo), il timbro della nota si chiuderà più o meno velocemente, “scendendo” verso le basse con una specie di sdenng.
Conclusioni
Micro Synth viene dichiarato come guitar synthesizer: tanto per non farci guardare dietro, l’abbiamo provato con la chitarra acustica, elettrica, con un classico JazzBass, con il theremin (e in questo caso il circuito faticava un pochino per innescare il giusto livello di trigger), con una melodica davanti al microfono. Insomma: il divertimento è assicurato.
Un sintetizzatore analogico è costruito attorno alla classica triade oscillatore-filtro-amplificatore: il primo fornisce l’intonazione, il secondo interviene sul contenuto armonico ed il terzo sull’ampiezza del segnale; al posto dell’oscillatore, Micro Synth sfrutta polifonicamente il segnale generato dalla chitarra elettrica, riducendolo a pura onda quadra (composta da sole armoniche dispari) ed accoppiandolo a due raddoppi d’ottava inferiore e superiore.
In questo modo, il musicista può mixare quattro sorgenti sonore da inviare ai successivi trattamenti; come è facile immaginare, se si esagera con i volumi, la distorsione diventa ingovernabile: meglio andare cauti e tenere i piedi per terra. Il segnale così miscelato viene trattato attraverso il filtro vero e proprio, che ne elimina progressivamente gli acuti fino a renderlo cupo che più cupo non si può. Il segreto dell’espressività offerta da Micro Synth è nell’articolazione, ovvero nella possibilità di variare dinamicamente all’interno della singola nota l’apertura e/o la chiusura del filtro.
A questo proposito, è necessario intervenire sui due controlli di Start Frequency e Stop Frequency (da dove si parte a dove si arriva); la distanza tra i due punti è percorsa a velocità definita mediante controllo Rate: se si parte da filtro tutto chiuso e si vuole “aprire il suono”, basterà mettere Start a zero e Stop al massimo, velocità media e bwaaaah! Ecco la prima onomatopea. Se invece i controlli sono al contrario (Start al massimo e Stop al minimo), il timbro della nota si chiuderà più o meno velocemente, “scendendo” verso le basse con una specie di sdenng.
Conclusioni
Micro Synth viene dichiarato come guitar synthesizer: tanto per non farci guardare dietro, l’abbiamo provato con la chitarra acustica, elettrica, con un classico JazzBass, con il theremin (e in questo caso il circuito faticava un pochino per innescare il giusto livello di trigger), con una melodica davanti al microfono. Insomma: il divertimento è assicurato.

14 GIORNI

2 ANNI




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